La "Batteria Ariotti"
e la postazione del III Pezzo
con graffiti di motti patriottici
e undici nomi di artiglieri
Incisi in una piazzola di cannone in caverna i nomi dei componenti della batteria e motti patriottici:
"W l'Italia e la sua artiglieria"
Per contribuire al controllo di Passo Nota, il Comando del III Corpo d'Armata decide di distaccare a ridosso del
valico una batteria appartenente a un Reggimento di Artiglieria da campagna dislocato in Val Chiese: viene
disolcata la IIIa Batteria, sinora in attesa a Desenzano, al comando del Capitano Ariotti, con i suoi quattro pezzi
da 75/906.
Esattamente cento anni dopo, nel luglio 2015, il progetto Fortidelgarda nel quadro del censimento delle fortificazioni in Alto Garda, riscopre la batteria e in
particolare porta alla luce una postazione semisepolta nella quale sono incisi nel cemento alcuni motti
patriottici e i nomi di undici componenti la batteria, a partire dal Comandante e Osservatore, presumibilmente i
serventi del III pezzo, collocato nella postazione stessa.
W L'ITALIA E LA SUA ARTIGLIERIA
Qui la cronaca del ritrovamento.
Il complesso è interessante in quanto è visitabile una completa batteria, a partire dalle postazioni in
caverne artificiali con apertura di fuoco in cemento, riservette in caverna, la completa viabilità militare di
arroccamento e un esteso complesso logistico di baraccamenti e piazzole per magazzini e attendamenti; il tutto a
brevissima distanza dal Rifugio Alpèini di Passo Nota, raggiungibile in automobile.
Il pezzo forte è certamente la postazione del III° pezzo, per il grande valore storico e umano delle incisioni
che vi sono state ritrovate.
Un progetto di recupero e valorizzazione è stato finanziato e realizzato da
parte dell'Ente proprietario del terreno, ERSAF, grazie alla sensibilità del suo Dirigente Dottor Paolo Nastasio: è
stato così possibile recuperare quasi integralmente la postazione e la sua riservetta in caverna e ripristinare per
l'uso ciclopedonale la strada militare di accesso.
Qui il video 3D della postazione, realizzato e messo a disposizione dall'Archeologo del progetto, Andrea
Simeoni: |