Posizione della "Batteria Ariotti"
a ridosso del Passo Nota
La batteria lungo il crinale e le mappe storiche che ne riportano la posizione
La batteria è collocata in posizione strategica per il controllo del valico, su un rilievo dominante colegato
alla retrostante area logistica di Val Cerese da una bretella di strada militare ancora riconoscibile.
Mappa storica da archivio del Genio (ISCAG) che riporta la collocazione della batteria a ridosso del Passo e la
strada di arroccamento che la collegava a Val Cerese (China a mano su foglio IGM, 1917)
La Batteria Ariotti era dislocata in una configurazione classica con quattro postazioni a ridosso del crinale,
collocate in caverne artificiali accessibili mediante tunnel dalla retrostante strada di arroccamento.
Il tunnel di ingresso, oggi parzialmente ingombro di detriti, che dava accesso alle postazioni di tiro situate
in caverna artificiale, le cui volte sono oggi collassate.
Trovandosi i pezzi al di sotto della quota del suolo sul fronte del crinale, il campo di tiro era stato aperto
mediante sbancamenti nel terreno antistante, orientato verso l'obiettivo di tiro in direzione NNE: con una gittata
massima dei pezzi da 75/27 di 10200m, il settore comprendeva gli abitati di Molina di Ledro, Legos e Prè e la
batteria poteva battere le fortificazioni austriache di Cima d'Oro e della Rocchetta, se non la stessa Riva del
Garda (a 9km).
Lo sbancamento operato sul fronte settentrionale del crinale per consentire il tiro delle postazioni (visibile
la parte superiore del varco di volata in calcestruzzo, parzialmente interrato prima del recupero della
postazione)
Il passo vero e proprio non era sotto il tiro dei pezzi in quanto troppo vicino, ma era battuto da alcuni
capisaldi e postazioni di mitragliatrice adiacenti, alcune delle quali collocate in casamatta blindata (v. i
percorsi di Passo Nota per una descrizione complessiva delle difese del settore).
Dato l'insufficiente spessore di roccia, il varco di volata era realizzato mediante una feritoia in calcestruzzo
sagomata in modo da consentire un angolo di tiro relativamente ampio.
Dettaglio del varco di volata di una delle piazzole, ancora coperto dai detriti.
Lo schieramento è imperniato sulle quattro postazioni di crinale, sul cui retro era accessibile l'ampia strada
di arroccamento che collegava alla retrostante linea delle riservette (pure in caverna ma collocate a quota
inferiore) e, ancora più indietro, all'area logistica, costituita da numerosi spianamenti per attendamenti e
depositi. Più distanti, quasi al livello del fondo val Cerese, erano invece presenti ampi baraccamenti in muratura
di pietrame.
Il rilievo GPS della batteria ha consentito di sovrapporre la posizione delle postazioni alla mappa storica
realizzata dal Genio in maniera estremamente precisa.
Rilievo GPS della batteria sovrapposto a stralcio di mappa storica del Genio (Arch. ISCAG): lo sfondo è un
foglio IGM sul quale sono tracciati a china il simbolo della batteria (cerchio nero), la strada di arroccamento
(tratteggio verde) e più in basso la carreggiabile militare di Val Cerese (tratto continuo nero). Sovrapposti
digitalmente i tracciati delle postazioni (blu) e la posizione effettiva della bretella stradale che collegava
i pezzi (violetto). Sulla destra, in blu, alcune postazioni e trincee poste a protezione della batteria in
corrispondenza della sella di Passo bestana.
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