Il Centenario della Grande Guerra in Alto Garda Bresciano
Finanziamenti regionali per la commemorazione del Centenario della Grande Guerra: un'occasione unica per
la catalogazione, valorizzazione e recupero delle fortificazioni della Grande Guerra in Alto Garda Bresciano
Ultimo aggiornamento di questa pagina:
Ottenuto il finanziamento Regionale
per tutti i tre progetti curati da Fortidelgarda.it!
Un percorso storico dal Garda a Idro lungo le linee fortificate.
Fortidelgarda ha avuto l'opportunità di curare i progetti di intervento per la valorizzazione di percorsi
storici e linee fortificate presentati da Comunità Montana Alto Garda, Comunità Montana di Valle Sabbia e
Comune di Tignale nel quadro della Legge Regionale di finanziamento.
I tre progetti realizzano un intervento integrato per creare l'ossatura di un percorso storico che collega
alcune delle località più interessanti e panoramiche, realizzando un grande itinerario percorribile a tappe, dotato
di pannelli illustrativi con inquadramento storico e supportato da un'applicazione per smart phone in grado di
fornire notizie storiche, approfondimenti e una guida audiovisiva ai visitatori.
Abbiamo ottenuto un notevolissimo risultato, con tutti i
TRE PROGETTI APPROVATI E FINANZIATI
Su circa 90 domande e solo 17 progetti finanziati, abbiamo ottenuto 2a, 4a e 7a posizione nella graduatoria
regionale.
L'ottimo piazzamento e sopratutto l'ottenimento di tutti e tre i finanziamenti costituiscono in notevole
riconiscimento del lavoro fatto in questi anni e un grande incoraggiamento per il futuro.
I percorsi così attrezzati
sono:
Corno di Reamòl (Limone; complesso di artiglieria
italiano in caverne a cui è stato sovrapposto uno degli ultimi capisaldi tedeschi alla fine della seconda guerra
mondiale)
Passo Nota (Tremosine; sbarramento difensivo del valico principale verso il
territorio austriaco e le linee di combattimento di val di Ledro, con la sede del Comando di Sottosettore
IVbis)
Cima Tombea (Magasa; crinale fortificato in dominio dello sbarramento di Val Giudicarie e del lago
d'Idro)
Monte Castello di Tignale (Tignale; potente appostamento di artiglieria col
compito di sbarrare la valle San Michele e la rotabile da Tremosine)
Cima Tignalga (Tignale; mulattiera militare lungo il crinale fortificato verso il grande caposaldo in caverna di
Cima Tignalga)
Alta via dei Forti (Idro; opercorso ad anello sul periplo fortificato del
Lago d'Idro che tocca vari punti notevoli tra cui Forte di Valledrane, Monte Stino, Forte Cima d'Ora).
E' stata rilasciata anche l'app per smartphone Android e Apple "Tracce 1915-18" per guidare il visitatore alla scoperta delle linee
fortificate e dei manufatti più interessanti. Sono presentate notizie storiche o tecniche, immagini, documenti
e approfondimenti con i quali completare la fisita agli itinerari, guidati dal GPS, oppure seguire un tour
virtuale dei percorsi.
Sono disponibili anche illustrate guide cartacee tascabili per
scoprire in autonomia i luoghi e la storia del complesso fortificato.
Con piacere ringrazio le Comunità Montane Alto Garda e Valle Sabbia e il Comune di Tignale per la fiducia che ci
hanno accordato.
A oggi (), lo stato dell'allestimento dei percorsi è il seguente:
Comunità Montana Valle Sabbia:
Alta Via dei Forti: completamente attrezzato e dislocati i pannelli
illustrativi storici, dislocata la segnaletica orientativa, avviati accordi con gli ostelli e posti tappa. Percorso
interamente operativo, disponibile brochure illustrativa con carta dei percorsi (download).
Comunità Montana Parco Alto Garda:
Consegnati i pannelli illustrativi e storici e il materiale segnaletico preparati da Fortidelgarda.
Percorso Corno di Reamòl: non attrezzato e non dislocati i
pannelli. Visitabile utilizzando la guida cartacea.
Percorsi Passo Nota:: non attrezzati e non dislocati i pannelli. Visitabili
utilizzando la guida cartacea.
Percorso Monte Tombea:: non attrezzato e non dislocati i pannelli
Comune di Tignale
Consegnati i pannelli illustrativi e storici preparati da Fortidelgarda.
Percorso Appostamento di Artiglieria Monte Castello: dislocati quasi tutti i
pannelli. Percorso operativo, visitabile anche con la guida cartacea.
Percorso Monte Casarole -Cima Tignalga: non dislocati pannelli e segnaletica. Percorso non operativo.
App Tracce 1915-18: disponibile e scaricabile dagli store Android e iOS (Apple) (qui i link), in corso il caricamento di dati e approfondimenti. Al momento Fortidelgarda
ha inserito a scopo di test i contenuti relativi ai percorsi del Comune di Tignale, l'inserimento dovrà proseguire
a cura degli enti ma al momento non è attivo.
(Aggiornamenti precedenti in fondo alla pagina)
Settembre 2014: Luca Zavanella di FortidelGarda.it viene nominato membro del Comitato Scientifico Regionale, organo che fornirà
consulenza per la definizione di obiettivi, priorità, criteri e modelli di intervento in materia di conservazione e
valorizzazione del patrimonio e dei ercorsi storici legati alla Prima Guerra Mondiale.
13 ottobre 2014: viene pubblicato il bando per i finanziamenti regionali per interventi di promozione e
valorizzazione del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale in Lombardia.
Gli importi sono modesti: per il biennio 2014-2014 sono stanziati complessivamente 350.000€ che verranno
destinati ai progetti ammessi.
Il termine per la presentazione dei progetti, completi e non successivamente integrabili, è il 14 novembre
2014
I progetti devono avere un importo minimo di 10.000€ (interventi su beni materiali) o di 5000€ (beni
immateriali), il contributo regionale è fino al 50% del valore, con un massimo di 20.000€ (beni materiali) o
10.000€ (beni immateriali).
Il punteggio assegnato ai progetti deriva da una complessa tabella di criteri di merito legati a modalità e
innovatività dell'intervento, coinvolgimento di realtà territoriali, contenuti e sostenibilità del progetto.
FortidelGarda.it sta intensificando le iniziative per supportare Comuni e Comunità montane al fine di
presentarre progetti finanziabili.
Al momento sono in avviamento progetti di Comunità Montana Valle Sabbia e Comunità Montana Alto Garda.
Valutazioni sono in corso anche con Tignale, Tremosine e Magasa.
I tempi sono strettissimi, tutto dipenderà da decisioni immediate dei vari enti.
Gli importi non sono ingentissimi, ma consentono di realizzare interventi utili e concreti: sarebbe una grave
mancanza perdere quest'occasione.
Per approfondimenti, potete contattare
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A partire dal 2014, fino al 2018, il mondo commemorerà la Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra, su tutti i
suoi fronti, con iniziative volte alla conservazione della memoria e alla valorizzazione del patrimonio storico
attraverso la rievocazione di un evento che ha coinvolto oltre sei milioni di italiani nel primo grande bagno di
sangue dell'era industriale.
Il fatto che "la guerra che porrà fine a tutte le guerre" sia oggi ricordata come la "Grande Guerra", quando fu
invece la radice di una di proporzioni ben maggiori combattuta dopo solo poco più di vent'anni, è indicativo
dell'impatto psicologico e culturale che un evento di quella portata ebbe nel ricordo di milioni di persone.
L'Italia, investita e a un certo punto travolta dalla potenza, ma sopratutto dall'innovatività strategica
tedesca dopo che la Germania si fu liberata dell'avversario Russo, sostenne sui suoi fronti una parte significativa
della resistenza contro l'Impero Austro-Ungarico.
Migliaia di chilometri di fronti trincerati contrapposti si fronteggiarono da Trieste al Belgio, scavando in
profondità il territorio.
I fronti italiani furono caratterizzati in buona parte per essere dislocati a quote elevate in cui si condussero
scontri in condizioni ambientali estreme, producendo quasi altrettanti morti per incidenti e malattie che per i
combattimenti e scolpendo nella memoria collettiva una leggendaria epopea della Guerra Bianca, sapientemente
coltivata dalla propaganda anche negli anni successivi ma certamente basata su vicende che richiesero a entrambi
gli schieramente di combattersi in condizioni disumane, ammesso che esistano condizioni umane per l'annientamento
reciproco.
Dovettero essere realizzate vere e proprie fortezze di alta montagna, strappando ogni metro alla roccia e al
ghiaccio prima ancora che al nemico; con centinaia di migliaia di uomini trincerati su crinali a due-tremila metri,
si dovette creare una rete stradale di enormi proporzioni, con arterie audacissime letteralmente incise nelle
pareti rocciose.
L'ingegno e la perizia costruttiva degli eserciti contrapposti, insieme alla collocazione in aree remote e non
successivamente devastate dall'inurbamento fa si che molte delle opere realizzate per la guerra siano rimaste
scolpite nel territorio e nella montagna, conservando una memoria delle vicende strategiche delle armate ma
sopratutto dei singoli destini che si consumarono in angusti ricoveri gelidi e incuneati nella roccia, nei quali
era tanto difficile sopravvivere al nemico quanto al freddo e al disagio.
Pur scavati nella roccia, questi santuari della memoria (memoria di eroismo, di abnegazione, di inutile ferocia
di imperi e poteri contrapposti, consumata ai danni di una generazione sbriciolata sotto la nuova inimmaginabile
potenza di fuoco di eserciti di dimensioni mai viste prima), questi anonimi rifugi di coraggio e disperazione
individuale si sbriciolano sotto l'erosione del tempo, del clima e dell'incuria - a volte del danneggiamento.
Tramontati (forse) i tempi della retorica nazionalista, oggi c'è il compito di conservare la memoria degli
eventi e dei destini dei giovani di tutti gli schieramenti che furono macinati nel primo macello che si sia potuto
definire mondiale, la Prima Grande Guerra.
Il Centenario della Grande Guerra
La commemorazione del Centenario della Grande Guerra, voluta per ricordare e unire e non per celebrare e
dividere, può, deve essere l'occasione di mobilitare le risorse necessarie a riscoprire, catalogare e preservare le
tracce materiali e culturali del disastro, mettendo al sicuro quelle che ancora sopravvivono, di molte delle quali
si sono perse tracce e ricordo.
Si tratta di un'opportunità e di un dovere esteso a tutti i territori toccati dalla guerra, per la quale saranno
mobilitati risorse ed energie che devono garantire la conservazione della memoria materiale a lungo termine.
C'è l'occasione e l'imperativo per ogni territorio di riscoprire il proprio patrimonio di opere e di memoria: si
tratta spesso letteralmente di "riscoprire", in quanto molti tasselli del gigantesco apparato bellico sono stati
persi, dimenticati, erosi o riconquistati dalla natura (quando non sbriciolati dall'inurbamento, dalla speculazione
o semplicemente dalla fruizione agricola o pastorale).
Alto Garda: il fronte dimenticato
Singoli complessi fortificati o interi settori sono lentamente scomparsi dalla memoria storica: è questo in
particolare il caso del Settore Giudicarie - Garda, dislocato nell'Alto Garda Bresciano.
Quest'area fu pesantemente fortificata dagli Austriaci prima dell'inizio del conflitto, per garantirsi un perno
inespugnabile nella fortezza di Riva contro un eventuale sfondamento verso Trento; divenne strategicamente
importante anche per gli Italiani, solo dopo un paio d'anni di scontri secondari, quando la disfatta di Caporetto
portò il fronte precipitosamente poco a Nord di Vicenza, a poche decine di chilometri in linea d'aria: si capì
allora che una penetrazione lungo il "Gradiente Trentino" e lungo la direttrice del Lago di Garda avrebbe
incontrato pochissimi ostacoli e avrebbe potuto portare grandi unità alle spalle del fronte e in piena pianura
Padana, senz'altri ostacoli verso i centri nveralgici industriali di Brescia e Milano.
Il settore fu allora oggetto di intensissima fortificazione, con lavori che continuarono fino all'ultimo giorno
di guerra, realizzando un fronte destinato a essere occupato da oltre 13.000 uomini.
L'offensiva fu ipotizzata da parte Austro-Tedesca ma mai tentata: il settore non fu quindi investito dai grandi
eventi bellici e questo ne decretò al contempo la preservazione materiale ma anche l'oblio.
Oggi pochi sono a conoscenza della presenza, in un'area di circa 30x30km, di oltre 2500 tratti di trincea, circa
600 appostamenti e ricoveri in caverna, diverse decine di batterie di artiglieria e della capillare rete stradale e
sentieristica che fu realizzata per collegarli.
La riscoperta, letteralmente, di questo patrimonio nascosto ma ottimamente conservato è stata lo scopo del
Progetto Fortidelgarda.it, che ha portato alla catalogazione completa dei manufatti, alla
creazione di un archivio completo di rilevazioni GPS e fotografie georeferenziate e alla raccolta di un ingente
archivio documentale.
Le risorse
A partire dal 2014, anche Regione Lombardia metterà in campo risore economiche dedicate alla valorizzazione
della memoria storica della Grande Guerra, sancita anche da una legge nazionale purtroppo mai finanziata.
Da sempre, le poche risorse lombarde dedicate a questo scopo sono state attratte da attori dinamici e capaci che
hanno saputo indirizzarle verso altri settori ai quali hanno saputo assicurare maggiore "visibilità" rispetto
all'Alto Garda, che si è lasciato completamente dimenticare sotto questo aspetto.
E' ora preciso dovere di Enti e Amministrazioni che hanno in carico questo territorio di uscire da questo
torpore storico e partecipare all'opera e all'opprtunità di recupero consentita dai finanziamenti che verranno
messi a disposizione dei progetti meritevoli.
Il patrimonio storico e paesaggistico della Grande Guerra in Alto Garda è suddiviso tra territori dei Comuni di
Toscolano, Gargnano, Tignale, Tremosine, Limone, Valvestino, Magasa. L'altro attore doverosamente coinvolto, anche
in forza di una esplicita delega Regionale, è la Comunità Montana Alto Garda Bresciano, anche mediante il braccio
operativo dell'ERSAF.
I progetti
Fortidelgarda.it ritiene di poter contriibuire in modo determinante ai progetti di recupero e conservazione:
disponendo dell'unico esaustivo censimento delle opere è in grado
di supportare il primo necessario stadio di qualsiasi progetto: conoscere cio' che esiste per poter pianificare un
intervento.
Disponendo inoltre di un patrimonio documentale e cartografico raccolto negli Archivi Militari può supportare la
documentazione e ricostruzione storica di manufatti, itinerari e vicende.
La proposta avanzata agli Enti locali è di supportarli in vari modi:
- catalogare i manufatti esistenti nel territorio e il relativo stato di conservazione;
- definire iniziative di catalogazione, recupero e conservazione;
- redigere progetti e bandi per l'ottenimento dei previsti finanziamenti regionali;
- fornire materiale documentale e storico sui manufatti, in base al quale creare progetti di divulgazione e
fruizione (percorsi storici alle fortificazioni, segnaletica e tabelle
descrittive di itinerari e singole opere, pubblicazione di guide
storico/turistiche...)
Al momento (gennaio 2014), in attesa della pubblicazione dei bandi di finanziamento
regionale, Fortidelgarda.it è attivo per proporre queste collaborazioni e progetti agli Enti, in modo da poter
essere pronti quando si apriranno i termini, necessariamente molto stretti, per la presentazione dei progetti.
In queste pagine seguiranno gli esiti di questi contatti e le iniziative dei Comuni e della Comunità
Montana.
Bozza della legge regionale n.28 per il Centenario della Grande Guerra
E' attualmente in discussione una bozza per la Legge Regionale n.28 che dovrà regolamentare le iniziative in
Regione Lombardia per la commemorazione del Centenario della Grande Guerra.
La bozza di testo sembra prevedere un finanziamento modesto (2-300.000€ complessivi nei primi due anni)
finalizzati ad attività di catalogazione, recupero, fruizione di manufatti, reperti e memorie materiali e
immateriali della Prima Guerra Mondiale. Sono contemplate anche norme riguardanti il reperimento "fortuito" (cioè a
vista e senza alterazione dell'ambiente) di reperti bellici.
Si spera che la Legge venga approvata entro fine gennaio 2014, generando successivamente i bandi di
finanziamento ai quali i soggetti ammissibili (principalmente comuni e associazioni senza scopo di lucro) potranno
concorrere.
Visti i tempi tardivi dell'emissione dei bandi, pare che saranno richiesti termini molto ristretti per la
presentazione dei progetti. I soggetti "forti" (Società e Museo della Guerra Bianca per primi) sono già in pista da
tempo; i soggetti meno organizzati (vari comuni...) dovrebbero partire subito. Sto facendo un giro di comunicazioni
per proporre loro di definire e abbozzare dei progetti finanziabili da inserire poi nei bandi, per non perdere
l'occasione.
Vedremo qui se e cosa mi risponderanno.
Download bozza legge
regionale sul Centenario della Grande Guerra
19/2/2014: approvato il progetto di legge regionale per la commemorazione del Centenario della Grande
Guerra.
Mille trincee dimenticate
Ora seguiranno i bandi di finanziamento, ci sono circa 250.000€ regionali per 2014-2015 e circa otto milioni di
fondi nazionali sul cui assegnamento la Regione dovrebbe monitorare.
Ora si tratta di impedire che, come è successo sino adesso, il settore Alto Garda Bresciano continui a operare
in modo da farsi dimenticare rispetto ad altre zone che invece da anni si autopromuovono alacremente con ottimi
risultati benchè, come per la Linea Cadorna, non vi sia stato sparato un colpo nè vi abbia mai stazionato un
soldato.
Ho inviato questa lettera aperta a enti e comuni dell'area, cercando di sensibilizzarli sull'opportunità
doverosa e imperdibile e riproponendo di supportarli nella individuazione e presentazione di progetti
finanziabili.
Buongiorno xxx!
E' stato approvato oggi il Progetto di Legge regionale che regolamenta le attività
per la commemorazione del Centenario della Grande Guerra.
Sono in gioco 250.000€ di fondi regionali e circa 8 milioni di fondi statali per
progetti di valorizzazione della memoria materiale e immateriale.
Altre aree si sono già avvantaggiate con l'impegno di anni per farsi trovare pronte
con progetti finanziabili; in particolare il Museo di Temù ha ottenuto addirittura un seggio nel comitato
direttivo, mentre la Linea Cadorna, dove pure non fu sparato un colpo e non stazionò un soldato, si autopromuove da
anni.
Il risultato è che la presenza in Alto Garda Bresciano di un complesso difensivo
vastissimo e ricchissimo è praticamente sconosciuta: mille trincee dimenticate!
E su questo le istituzioni locali dovrebbero fare un serio esame di
coscienza.
Ora l'occasione è imperdibile per far conoscere questo museo a cielo aperto e
per concorrere a fondi necessari per la sua conservazione e valorizzazione, presentando progetti che ne censiscano
l'estensione e provvedano alla tutela, al recupero e alla proposta culturale e turistica.
www.fortidelgarda.it ha realizzato il censimento esaustivo e dettagliato
dell'intero complesso, base di conoscenza fondamentale per valutare e impostare qualsiasi
progetto.
Rinnovo la proposta di supportare il Comune/Comunità Montana per proporre,
redigere e presentare progetti finalizzati ai finanziamenti regionali e statali, accompagnandoli in tutto il loro
iter fino alla realizzazione.
Grazie per l'attenzione,
un saluto,
Luca Zavanella
Vedremo se e chi e cosa risponderanno.
Qualcuno vuole suggerire qualcosa a questo fine?
Può contattarmi a questo
indirizzo:
Qualcuno ha voglia di mandare una comunicazione simile alla mia o
modificata a piacere a uno o più tra questi enti e istituzioni, per "fare rete", come di dice
oggi?
Seguono indirizzi email, prelevati dai rispettivi sit web e
protetti dalla raccolta automatica (antispam):
Toscolano Maderno:
Tremosine:
Capovalle:
Comunità Montana Alto Garda:
Limone:
Magasa:
Valvestino:
15 marzo 2014
Ordine del Giorno regionale sul patrimonio storico della I Guerra Mondiale
Inserisco qui il testo dell'Ordine del
Giorno del 18 febbraio dell'Assemblea Regionale relativo alle modifiche alla Legge Regionale 28 (tutela e
promozione del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale in Lombardia).
E' significativa la premessa: fa solo un generico riferimento al fatto che "dallo Stelvio al Garda" si è
combattuto in Lombardia il Primo Conflitto Mondiale, mentre tiene a specificare che "sul territorio prealpino
lombardo sono state realizzate, lungo la linea Cadorna, opere di difesa permanenti"...
Questo è l'unico sistema difensivo cui l'OdG fa riferimento specifico: vero che la Cadorna (che sarebbe più
propriamente OAFN) è un sistema di opere permanenti, mentre le opere su cui si combattè veramente furono, per
quanto ingenti, espeditive, ma perchè menzionare SOLO questo complesso?
Complimenti agli Enti e Comuni di quell'area per essersi adoperati già da anni per promuovere l'opera, ma gli
Enti, Comuni e Comunità Montane di altri settori (dove ci sono sistemi altrettanto interessanti e dove, a
differenza della Cadorna, ci furono dislocamento di militari e combattimenti) come sono riusciti a
farsi totalmente dimenticare?
Non sarebbe ora che uscissero da questo letargo autolesionistico per approfittare (doverosamente) della doppia
opportunità del Centenario e di Expo?
Anche a Expo fa infatti riferimento l'OdG, citanto "l'imminente avvio di Expo 2015 e il conseguente arrivo di
milioni di visitatori"
16 marzo 2014
Legge regionale per il centenario della Grande Guerra
Pubblico qui il testo della Legge
Regionale 12, a modifica della precedente legge 28 (Promozione e valorizzazione del patrimonio storico della
Prima Guerra Mondiale in Lombardia).
Purtroppo la legge è espressa sotto forma di modifiche e variazioni agli articoli della legge precedente,
rendendola di difficile interpretazione (siamo in Italia...); ad ogni modo, gli indirizzi e le iniziative sono
delineate, come pure le figure che dirigeranno e coordineranno i progetti di valorizzazione e promozione, in
particolare il Comitato Regionale e il Comitato Scientifico.
Anche qui spicca il fatto che alcuni comprensori siano riusciti a far inserire una loro figura di riferimento
nei comitati, mentre l'Alto Garda è riuscito a convincere tutti di non esistere, per cui l'Alto Garda
Bresciano non è né menzionato né tantomeno rappresentato.
Comuni, comunità montana, enti e forse anche Associazioni dovrebbero farsi un esame di responsabilità su questa
carenza che il settore certamente pagherà pesantemente in termini di accesso agli investimenti.
La nuova legge prevede finanziamenti per progetti di recupero e valorizzazione: l'entità è piuttosto ridotta,
anche rispetto alle modeste aspettative.
Sono stanziati 100.000€ in conto capitale per 2014 e 2015, mentre per spese di natura corrente ci sono 50.000€
per il 2014 e 100.000€ per il 2015.
A conti fatti, considerato un fronte di lavoro di un centinaio di Km, con almeno 5 comprensori principali da
supportare, non sono tanti soldi: starà all'energia degli enti locali riuscire a competere efficacemente. Speriamo
che gli enti dell'Alto Garda sappiano riscattarsi dal proprio passato letargico.
1 aprile 2014
Prime ipotesi di progetti commemorativi e interventi
Qualcosa timidamente si muove in seguito alle comunicazioni inviate, grazie anche a chi ha voluto affiancarsi
inviando esortazioni analoghe (e in qualche caso ricevendo risposte un po' scocciate dagli interessati...)
Ho avuto l'occasione di alcuni interessanti incontri preliminari, scaturiti da queste comunicazioni.
Il Comune di Tremosine sta valutando un progetto per realizzare un percorso storico nell'area fortificata di
Passo Nota, collegato al Museo della Grande Guerra di cui stanno avvianto la
realizzazione presso Villa Paradiso, ex sede comunale. Positivo il fatto che, consci dell'esiguità del
finanziamento regionale, siano intenzionati a procedere anche autonomamente.
Il Comune di Magasa, che ha già in corso lavori di manutenzione su alcuni tratti di strada militare, sta
considerando un ambizioso progetto imperniato sulle fortificazioni dell'area Tombea-Caplone, che comprenderebbe
anche una struttura ricettiva in quota e un monumento per commemorare lo sforzo delle donne di Magasa che, in
assenza degli uomini arruolati sul fronte russo, riuscirono a mantenere le famiglie durante gli anni di querra
lavorando per il Genio italiano alla costruzione delle strade militari.
Il Comune di Limone sta valutando l'opportunità di un intervento sull'area di Reamòl, molto interessante per la presenza di batterie italiane
incavernate della Prima Guerra insieme a un caposaldo tedesco della Seconda; l'area si presta bene anche perchè
facilmente accessibile e prossimamente collegata anche dalla ciclabile in corso di realizzazione.
La Comunità Montana ha segnalato un interesse che approfondirò nei prossimi giorni, potrebbe avere un ruolo
determinante nel coordinamento di diversi progetti comunali.
Tutto fermo a Toscolano, in dubbio anche l'ipotesi minima di una serata di presentazione al pubblico e un paio
di escursioni guidate, per problemi di bilancio (che non c'è) e di soldi (che non ci sono).
Fermo al momento anche ERSAF, dopo un cenno di interesse nelle scorse settimane.
Qualche disponiblità da Gargnano per una serata di presentazione del censimento, che però al momento tarda a
concretizzarsi.
Silenzio totale da Tignale che non ha mai risposto ad alcun messaggio.
Non aiuta certamente il fatto che Regione Lombardia ancora non abbia emesso i bandi di finanziamento, cosa che
non potrà fare prima di aver insediato il Comitato Scientifico.
Ad ogni modo, anche grazie a qualcuno di voi, qualcosa sembra muoversi.
5 giugno 2014
La regione procede, alcuni comuni iniziano a muoversi...
Da un lato, la Regione ha insediato il Comitato che dovrebbe delineare i bandi di finanziamento, attraverso un
comitato scientifico ancora da insediare.
E' sempre un passo avanti...
Dall'altro, diversi comuni stanno iniziando a muoversi e speriamo di dar seguito ad alcune proposte di
interventi che gli abbiamo fatto.
Tremosine, che ha in fase di realizzazione addirittura un Museo della Grande Guerra, ha
ipotizzato di affiancargli un "museo diffuso" sul territorio basato su percorsi che stiamo definendo; le due
iniziative, museo al chiuso e museo sul territorio, potrebbero darsi un grande supporto integrando l'interesse
storico all'opportunità escursionistica e paesaggistica.
Il perno sarebbe naturalmente su Passo Nota, sede del Comando di Sottosettore e
dal quale si dipartono le linee di combattimento più vissute.
Al momento è tutto da riattivare, a seguito del cambio di giunta in seguito alle recenti elezioni.
Magasa coltiva un ambizioso progetto di sviluppo anche ricettivo imperniato sul crinale
fortificato del Monte Tombea e sulle bellissime strade militari che la collegano a Tremosine. Il progetto prevede
anche di onorare la memoria delle figure femminili del paese, che in assenza degli uomini richiamati sul fronte
russo garantirono la sopravvivenza delle famiglie con un durissimo lavoro alla costruzione delle strade
militari.
Tignale potrebbe già con l'estate 2014 iniziare un progetto pilota per la fruibilità di alcuni
percorsi storici particolarmente accessibili e interessanti (Monte Cas), rimandando
alla prossima stagione il lavoro sulla ricca rete di percorsi più montani le cui fortificazioni saturano l'intero
spartiacque verso Tremosine e il settore Tremalzo.
Limone non ha invece mostrato ulteriore interesse dopo una iniziale proposta di valorizzazione
almeno del complesso di Reamòl.
Nessuno sviluppo da Toscolano che di fatto ha negato anche un piccolo contributo per condurre
qualche escursione sulle fortificazioni dell'area di Navazzo-Monte
Castello.
La Comunità Montana sta invece valutando una proposta di farsi capofila e coordinatore per un
intervento integrato sui vari territori comunali: questo sarebbe certamente auspicabile per omogeneizzare e
coordinare gli interventi nonchè ottimizzare i costi. A breve presenteremo il nostro progetto e speriamo che
la Comunità decida di assumere questo essenziale ruolo guida.
Insomma, piano piano, pur di non scoraggiarsi, qualcosa lo facciamo muovere...
Anche col vostro aiuto, se volete contattare questi soggetti per sensibilizzarli...
Stay tuned...
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