Escursione guidata a Capo Reamòl e Monte Bestone con CAI SEM e Edelweiss
Le batterie Italiane della Grande Guerra di Capo Reamòl, con i bunker della linea fortificata
realizzata nella Seconda Guerra Mondiale dai Tedeschi in ritirata; il crinale fortificato di Monte Bestone, con
rifugi in caverna e vista panoramica sul lago e su Limone.
Escursione guidata e conferenza di presentazione organizzate il collaborazione con CAI-SEM Milano e associazione
Edelweiss
Conferenza di presentazione: 9 maggio 2013 (Milano, Cine Teatro Arca, C.so XXII Marzo 23, ore 21, partecipazione
libera con prenotazione).
Escursione guidata: 26 maggio 2013
Qui la locandina della
serata; altri dettagli sul sito CAI-SEM
Il crinale fortificato di Monte Bestone fa parte della linea Arretrata di
Reistenza allestita a tergo delle linee di combattimento di Val di Ledro; il monte costituiva il perno
naturale verso lago della linea ed era raggiunto da sentieri di arroccamento che collegavano numerose
postazioni, tra cui diversi appostamenti in caverna artificiale. Nei pressi della cima fu scavato un grande
ricovero-appostamento in galleria, lungo complessivamente oltre trecento metri e con andamento grosso modo
circolare, dotato di diversi ingressi e postazioni di fuoco in caverna.
Oltre all'interesse tecnico delle postazioni, tra le più rilevanti del settore, la posizione gode di un
panorama splendido sulla parte settentrionale del Lago di Garda e in particolare su Limone, con ampie vedute
delle cime della sponda orientale (Monte Altissimo e Monte Baldo).
Il Corno di Reamòl (o Capo Reamòl) fa invece parte della massiccia scogliera rocciosa a picco sul lago appena a
nord di Limone e fu sfruttato per dislocare alcune batterie di artiglieria in grado di battere le vette della
sponda orientale, in mano austriaca. In particolare, una batteria di quattro pezzi di medio calibro fu collocata in
grandi postazioni di tiro in caverna, collegate da due imponenti gallerie raggiunte da una strada militare.
Sono presenti anche postazioni in barbetta e due osservatori per la condotta del tiro, supportati da diversi
ricoveri scavati nella roccia.
Il complesso fu poi riutilizzato dai tedeschi in ritirata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, che
recuperarono parte delle postazioni e realizzarono alcuni bunker in cemento e due postazioni Tobruk per controllare
la strada costiera. Le gallerie italiane, originariamente rivolte a Nord Est, risultano quindi riadattate
per dirigere il fuoco verso Sud Ovest, e sono facilmente rintracciabili parecchie postazioni blindate e interrate
tedesche.
Si tratta quindi di una posizione interessante anche per la stratificazione e il riutilizzo di fortificazioni
create nel corso delle due guerre mondiali, oltre che per la mole delle realizzazioni (una delle gallerie italiane
è lunga oltre 80 metri, mentre i bunker tedeschi hanno spessori di quasi un metro di cemento).
Le gallerie principali sono normalente chiuse da cancelli, ma in
occasione della visita è stato possibile accedere all'interno.
Al termine, è stata allestita una merenda con prodotti locali (Spiedo, carne salada, formaggi da caseificio
artigianale) sul lungolago di Gargnano.
Ha partecipato una nutrita comitiva di circa 35 persone appartenenti alle sezioni CAI SEM Milano e CAI Edelweiss
Milano.
|
|
Il promontorio di Corno di Reamòl e le postazioni delle batterie italiane (realizzate prima
della costruzione della strada costiera.
|
|
|
Una delle postazioni "Tobruk" Tedesche realizzate alla fine della Seconda Guerra
Mondiale; sulla destra, l'apertura di combattimento, probabilmente utilizzata per un mortaio. |
|