Inaugurazione "popolare" della Batteria Ariotti con "rancio Alpino"
Dopo l'inaugurazione "istituzionale", il 3 luglio
2021l'inaugurazione dedicata al pubblico degli appassionati
Poichè l'inaugurazione "istituzionale" del 3 giugno 2021
ha dovuto escludere la partecipazione del pubblico degli appassionati, proponiamo quella che mi piace chiamare
l'Inaugurazione "popolare" della Batteria Ariotti, per consentire a tutti di
venire a vedere il risultato di un progetto durato tre anni che ha portato al recupero e musealizzazione di buona
parte della batteria e in particolare della postazione del III Pezzo, quella che conserva l'incisione dei motti patriottici e dei nomi di undici militari della
Batteria, a partire dal Comandante Capitano Arrigo Ariotti.
Il 3 luglio 2021 una quarantina di appassionati molto partecipi ci ha accompagnato in una
passeggiata, molto facile e agevole, con cui dal Rifugio Alpini di Passo Nota siamo arrivati alle postazioni
seguendo il percorso musealizzato e in particolare la strada militare di arroccamento che è stata recuperata.
Con l'occasione abbiamo presentato il nuovo libretto-guida,
nel nuovo formato di maggiori dimensioni per valorizzare le immagini, interamente dedicato alla batteria e
alle vicende storiche e umane del reparto e dei suoi militari.
Siamo transitati dalla sella del Trincerone e del Cimiteri di Guerra, poi al cosidetto Ospedali Militare, e da
qui fino alla Malga di Val Cerese e al bivio che lascia la rotabile per la strada militare, ormai ben segnalata e
ampiamente percorribile, che conduce alle postazioni della batteria.
Si tratta di poco più di 2km, tutti su strada o sentiero agevole, dei quali circa 800 metri in moderata pendenza
con un dislivello di circa 80 metri.
La gita non è stata "accompagnata" (data la facilità del percorso e la presenza di segnaletica, non ce
ne sarebbe alcuna necessità), ma abbiamo potuto condividere con i presenti il racconto del progetto di recupero e
alcuni dei riscontri storici che sono stati ricostruiti in merito alle vicende del settore, del reparto, in
particolare della Batteria, e sopratutto di alcuni dei militari menzionati di cui abbiamo potuto recuperare i fogli
matricolari e ricostruire la vicenda umana e le sorti personali, per alccuni purtroppo concluse proprio durante la
guerra.
Questa era la Locandina
dell'evento.
Con la collaborazione dei due Rifugi Alpini nelle vicinanze, abbiamo anche avuto a disposizione:
COLAZIONE ALPINA (come da rancio mattutino Alpino): formaggio, frutta secca, mela, fichi secchi,
brodo/vino/caffè prima della gita presso il Rifugio Passo Nota)
e
PRANZO ALPINO leggero: antipasto, primo, dolce, bevanda, caffè, grappinodopo la passeggiata,
presso il Rifugio Pedercini.
E' stata con noi Elena Cao, l'Architetto progetttista dell'attento recupero, avvenuto all'insegna del minimo
impatto e della massima conservazione dell'impronta di un manufatto bellico di grande impatto tecnico e umano.
Con noi anche Luca Agosti, di fatto l'artefice primo del recupero in quanto fu lui a individuare, anni dopo che
la postazione quasi completamente interrata era stata individuata, una "W" incisa del cemento, che diede il via a
tutta la storia, anche se inizialmente attraverso una interpretazione "di fantasia": ve l'abbiamo raccontata sul
posto ma la trovate anche nel libretto! Agosti è anche
referente dell'Associazione Cime e Trincee, alla quale dobbiamo un grandissimo contributo fornito alla ricerca
storica sui singoli militari.
Non erano con noi Autorità o figure istituzionali, la cui presenza sul posto è durata il tempo del
taglio del nastro durante a precedente inaugurazione
"istituzionale", ma che speriamo si ricorderanno del progetto e delle opportunità di valorizzazione futura di
questo territorio, che sono numerosissime e interessanti: basterebbe "pescare" una minima paerte degli itinerari
scaturiti dal grande censimento che abbiamo effettuato in tutto
Alto Garda per creare una rete di percorsi che potrebbe riempire una lunga e interessante vacanza...
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