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Forti del Garda

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Lanciabombe Minucciani

Lanciabombe a tiro continuo ideato dal Sottotenente Minucciani

Il lanciabombe Minucciani era in grado di proiettare a distanze oltre i 200 metri fino a 80 granate lenticolari al minuto, con una dispersione di pochi metri.

Aveva inoltre il vantaggio di impiegare bombe a mano di tipo lenticolare, leggermente modificate, disponibili in gran numero nei depositi perchè non più utilizzate.

Il lanciabombe era inoltre autonomo e silenzioso (non impiegava cariche di lancio né aria compressa, bensì la forza centrifuga impressa da un manovellismo), poteva essere operato da tre-quattro uomini senza particolari competenze e poteva essere dislocato in postazioni semplici e trincee.

Progettato dal Sottotenente Ing. Gino Minucciani, fu proposto per l'adozione il 1 giugno 1916: sottoposto ad alcune prove preliminari da parte dell'Ispettorato Generale del Genio per conto del Ministero della Guerra, ottenne un riscontro favorevole, fu anzi definito "geniale" dai vari Generali (tra cui Spaccamela, Moneta e Leoncini) che presenziarono ai tiri preliminari condotti presso il Forte Tiburtina.

Furono richieste alcune modifiche volte ad aumentare la modesta efficacia della granata, troppo leggera in quanto progettata per il lancio manuale, mediante l'introduzione di frammenti di ghisa o, come fu poi realizzato, con un aumento dello spessore dell'involucro.

Venne disposta una serie approfondita di prove da condurre presso la Scuola Bombardieri in Susegana impiegando mille granate appositamente adattate che sarebbero state inviate dall'Officina di Pavia.

Le prove furono concluse già il 16 giugno (tempestività che denota l'interesse suscitato) con esiti positivi, tanto da raccomandare l'adozione del lanciabombe.

Furono condotti tiri con diverse modalità e con granate modificate in modi diversi, rilevando e registrando accuratamente la frammentazione e gli impatti registrati da un bersaglio.

Furono seguite le indicazioni di impiego fornite dal Minucciani per il funzionamento del dispositivo in un documento dattilografato.

La relazione ("Diario delle Esperienze") è disponibile con un bel documento scritto a mano su carta a quadretti, debitamente sottoscritto dal Comandante del Deposito e dall'ufficiale incaricato delle esperienze.

Purtroppo non sono risultate reperibili le immagini che i documenti del Genio menzionano come "allegate" alle relazioni.

Parecchie notizie e dettagli sulla granata "Lenticolare Minucciani" o sulla versione di granata lenticolare modificata per l'impiego col lanciabombe Minucciani, si trovano qui.

 

La fonte dei documenti è l'Archivio ISCAG (Roma)