Trincee e fortificazioni Lago di Garda  

Forti del Garda

Fortificazioni, trincee, percorsi della Grande Guerra nel Parco Alto Garda Bresciano

Le postazioni, le strade, la storia.
Nuovi percorsi guidati per il Centenario della Grande Guerra
realizzati con i finanziamenti di Regione Lombardia
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Mappe, tracce GPS, immagini georeferenziate. Panorami e percorsi di visita: cosa vedere, dove mangiare, dove alloggiare.
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LE RAGIONI DEL PROGETTO

 

L’idea di mappare sistematicamente e dettagliatamente le posizioni fortificate nell’area origina da considerazioni sul patrimonio esistente e le potenzialità a esso connesse.

  • PRESENZA SUL TERRITORIO La presenza di trincee, sentieri, mulattiere, strade, postazioni e forti in caverna è capillare e interessa un’area estesa. L'intero confine settentrionale del Parco ricalca la linea di apprestamenti di montagna collegati dalla dorsale Tombea, Caplone, Tremalzo, Nota, Guil, ma tutto l'entroterra è percorso dalle linee fortificate di rincalzo e dalla fitta rete della viabilità di arroccamento e approvvigionamento.

  • VALENZA STORICO-CULTURALE– La zona dell'Alto Garda è stata teatro di guerra con azioni di acceso combattimento concentrate sulle linee trincerate della Val di Ledro e sull'approccio verso Riva (Tagliata del Ponale), con strutture significative ben documentate e valorizzate nell'area trentina. Esiste però un complesso sistema difensivo di batterie di artiglieria ed apprestameti di seconda linea intensamente approntato per reggere l'urto di un'eventuale sfondamento da nord: questo occupa buona parte del Parco e relativi Comuni, non è stato direttamente teatro di battaglia ma ha segnato il territorio in modo capillare e significativo. 

  • VALENZA TURISTICA (escursionismo) – La rete delle strutture fortificate costituisce una maglia di itinerari di grande valore storico e paesaggistico. Esiste un pubblico numeroso, di provenienza nazionale e internazionale, appassionato di storia militare e interessato a ripercorrere gli itinerari delle grandi guerre e a visitarne le strutture. La più parte di questo potenziale pubblico unisce alla passione storica la pratica sportiva e turistica, facendo di questi tragitti attraenti percorsi per trekking, mountain bike e, con debita regolamentazione, anche mezzi motorizzati.

  • Un ulteriore vantaggio delle fortificazioni in Alto Garda rispetto ad altre aree è la relativa accessibilità dei manufatti, dislocati a quote modeste e ben collegati da strade facilmente percorribili e interessanti in quanto panoramiche e sterrate, accessibili anche a un turismo non estremo per preparazione fisica: zone più rinomate (Dolomiti, Adamello, Pasubio, i fronti di Guerra in Montagna) richiedono invece di accedere a quote importanti (2500-4000 m) superando distanze e dislivelli che scoraggiano una buona percentuale di potenziali fruitori.

  • DEGRADO (in corso) – Buona parte di questi insediamenti è ancora ben conservata e integra ma soggetta a un progressivo deterioramento e destinata a scomparire per mancanza di manutenzione, erosione, crolli e per la crescita della vegetazione. La valorizzazione turistica potrebbe invertire questo degrado.

  • CARENZA DOCUMENTARIA – Il materiale esistente relativo agli insediamenti fortificati della zona in oggetto – mappe, cartografie, libri, siti, …. – segnala unicamente le grandi strutture trentine – come le installazioni della Val di Ledro e dei dintorni di Riva, visitate ogni anno da migliaia di turisti ­– e tralascia quasi completamente queste fortificazioni considerate “minori” e ormai note solo localmente.

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